martedì 23 dicembre 2014

La magia del presepe nelle grotte del Caudano dal 26 dicembre al 6 gennaio


Allestito in collaborazione con l’Associazione turistica Pro Loco di Frabosa Sottana. Sarà possibile ammirarlo dal 26 dicembre al 6 gennaio
Come accade ogni anno, le grotte del Caudano tornano ad ospitare il tradizionale presepe, che contribuisce a diffondere la magia della Natività in un ambiente misterioso, ricco di fascino e storia.
Dal 26 dicembre al 6 gennaio i visitatori potranno soffermarsi ad ammirare le statuette alte 35 centimetri, distribuite sull’intera superficie dello scenario allestito in una delle sale più suggestive dell’intera cavità monregalese. Ad impreziosire l’iniziativa, ideata e attuata con la collaborazione dell’Associazione turistica Pro Loco di Frabosa Sottana, un contorno di luci colorate e un delicato sottofondo di soavi melodie natalizie.
L’accesso al pubblico, come detto, è garantito tutti i giorni con visite guidate della durata di circa settanta minuti, con ingressi alle ore 11.00, 15.00 e 16.30. Per ulteriori informazioni e prenotazioni, rivolgersi al 339/5928256 o visitare il sito www.parcodelcaudano.it.

Mercoledì 24 dicembre alle 21.30, aspettando la Santa Messa di Natale concerto dei trio NaMaRò nella Chiesa Parrocchiale di San Giorgio


Il Trio NaMaRò, (giovanissima formazione di musicisti classici diciassettenni), presenterà nella Chiesa Parrocchiale di San Giorgio a Frabosa Sottana il concerto “Sogno di Natale”.
Oltre alle classiche e apprezzate musiche natalizie, il programma  prevede l’esecuzione di un arrangiamento della suite “Lo Schiaccianoci” di Tchaikovsky, una cantata di J.S. Bach e il secondo movimento dell’ “Inverno” di A. Vivaldi.
Il Trio NaMaRò è formato da Michele Mauro al violino, Alberto Navarra al flauto traverso e Lorenzo Romano al pianoforte e organo. Nonostante la loro giovanissima età, questi talentuosi musicisti, studenti del Liceo musicale “Ego Bianchi” e del Conservatorio G.F. Ghedini di Cuneo, possono vantare già un curriculum artistico di eccellenza, sia a livello individuale, sia in formazione con il “Quartetto Cisalpino”, avendo eseguito con grande successo di pubblico e di critica numerosi concerti non solo in Piemonte, ma anche Oltralpe.
La serata sarà anche la prima occasione per il prestigioso organo Vittino del 1838, recentemente restaurato e accordato, di diffondere le sue note durante il concerto natalizio. Seguirà la Santa Messa del Santo Natale alle 23.00 e, all’uscita, distribuzione di cioccolata e vin brulè. 

domenica 21 dicembre 2014

La Vijà, un'antica Veglia di Natale sabato 27 dicembre ore 20 al GalaPalace di Frabosa Sottana



Il 27 dicembre 2014 alle ore 20, al Gala Palace di Frabosa Sottana, torna la Vjà, un’antica Veglia di Natale, per vivere il clima natalizio senza tralasciare la memoria e il legame con le nostre radici più semplici e vere!
Tornano la capacità di ritrovarsi insieme grandi e piccoli, giovani e vecchi, per stare vicini, guardarsi negli occhi, raccontare ed ascoltare storie vere mescolate a leggende, concentrarsi su piccole vicende intime di persone semplici, ma anche riflettere sui grandi eventi che cambiano i destini del mondo.

In un ambiente in cui l’alternarsi di buio fitto e luce, monologo e chiacchiericcio corale, rutilanti bagliori colorati e nebbie fumose, narrazione, musica e canti crea un’atmosfera magica e coinvolgente dove trovano posto le storie del brigante di Frabosa e gli amori contrastati dei giovani paesani, i racconti dei Vangeli Apocrifi e il Santo Bambino di Betlemme,  i pettegolezzi di paese e gli inni alla pace e alla concordia.

Ma non mancano neanche i mondi incantati e le presenze inquietanti e misteriose di fantasmi, “masche” e “sërvant”, leggendarie creature notturne, dalle sembianze insieme umane e bestiali, impegnate a scorrazzare per le campagne nel buio facendosi accompagnare da lugubri nenie e cattivi presagi. Qui sono presenti nelle abbaglianti forme, e nei toni cromatici accesi da rilucenti bagliori metallici, delle opere del poliedrico artista villanovese Duccio e, nonostante le loro sembianze malefiche, con i grandi occhi fissi e sinistri, gli sguardi atterriti, le voluminose orecchie caprine e le bocche spalancate in un lamento stridente, sono imprigionati nelle foglie di vite, uniche in grado di vincerne le forze malefiche per renderli benevoli e gioiosi strumenti bene auguranti.

Ma non dimentichiamo la voglia di stare in allegria, divertirsi in leggerezza, e onorare un momento di festa in modo conviviale, condividendo semplici e appetitose leccornie tra gli antichi attrezzi del Museo della Montagna di Miroglio che ricordano la vita dura dei nostri  antenati, e gli evocativi profumi di polenta e vin brulè! 
Vi aspettiamo numerosi per un’esperienza unica!

Associazione Turistica Mondolè
Associazione Culturale San Sebastiano
Associazione Culturale e Ricreativa I Mondaj
Associazione Culturale Artüsìn
Associazione Onlus San Biagio e Maria Vergine Miroglio di Frabosa Sottana

Con il Patrocinio del Comune di Frabosa Sottana



La manifestazione fa parte degli eventi di chiusura del Progetto Alp Campus Giovani, progetto cofinanziato dall'Unione Province Italiane a valere sul bando AzioneProvinceGiovani 2013, proposto dalla Provincia di Cuneo - Settore Cultura, in qualità di capofila. in partenariato con l'Associazione Culturale Escolo de Sancto Lucio de Coumboscuro e i comuni di Entracque, Frabosa Sottana e Sanfront.che ha visto l'adesione dei Comuni di Frabosa Sottana, Sanfront ed Entraque.





DAL 22/12/2014 AL 06/01/2015 MOSTRA FOTOGRAFICA ITINERANTE presso i locali della Confraternita San Giovanni Bonaventura – P.zza Canonico Bologna- Frabosa Sottana. La mostra rispetterà il seguente orario di apertura al pubblico: 15,30-17,30 nei giorni festivi; 15,00-18,00 il 27/12/2014. Per visite su prenotazione: 09,00-12,00 e 15,00-18,00 escluse le festività (Le prenotazioni sono da effettuarsi presso l’Infopoint Mondolè (+39 0174-244481+39 0174-244481)

mercoledì 17 dicembre 2014

Presentazione mostra antologica della pittrice Sibilla Iacopini sabato 20 dicembre presso l'Albergo Italia di Frabosa Sottana



Sabato 20 dicembre 2014 alle ore 16 avrà luogo la presentazione della mostra antologica della pittrice Sibilla Iacopini presso la Sala Espositiva dell'Albergo Italia via IV novembre 21 a Frabosa Sottana. Interverranno il Sindaco di Frabosa Sottana Adriano Bertolino, il Critico d'arte Paolo Rocchi, l'Artista Sibilla Iacopini ed il giornalista Gianni Dulbecco. 
La mostra che comprende opere selezionate dell'artista sarà aperta al pubblico con ingresso libero con i seguenti orari: nei giorni feriali dalle 16 alle 20; nei festivi 10-12/16-20 fino al 30 dicembre.

Artesina Freeride Fest 2015



COMUNICATO STAMPA
ARTESINA FREERIDE FEST 2015
DAL 16 AL 18 GENNAIO IL GRANDE EVENTO "FUORIPISTA" 
Arrivato alla quarta edizione, Artesina Freeride Fest, è ormai considerato l’evento italiano di riferimento per gli amanti del “fuoripista”. Anche quest’anno infatti, la località sciistica di Artesina (Cuneo), è stata scelta dal circuito internazionale Freeride World Qualifier, per ospitare una delle 40 tappe mondiali di qualificazione al Campionato del Mondo di specialità.


Al termine del circuito di qualificazione gli atleti, in base al punteggio ottenuto, avranno diritto a partecipare al campionato del mondo 2015/2016 Freeride World Tour.
L'evento di qualificazione ad Artesina è previsto nelle giornate 16,17 e 18 Gennaio 2015 sulle pendici del monte Mondolè. La manifestazione avrà lo scopo, oltre che di promuovere la disciplina ed il territorio, quello di sensibilizzare gli amanti del freeride e della neve, ad affrontare questa passione con tutti i requisiti di sicurezza necessari.
Le guide alpine locali, in collaborazione con Mystic Freeride, allestiranno un Safety Camp in cui verrà insegnato ai riders come comportarsi in caso di pericolo ed un Campo ARTVA per sensibilizzare i più piccoli a rispettare la montagna e vedere all’opera le squadre cinofile. L'evento sarà caratterizzato anche da diversi momenti di svago che permetteranno al pubblico di interagire con gli atleti e i partners presenti.
Nel 2014 la manifestazione ha coinvolto 100 atleti internazionali, interessando diverse centinaia di appassionati e curiosi che nei giorni del “Fest” hanno affollato lo spot di gara e le iniziative organizzate presso l'Event Village di Artesina.

Aggiornamenti e informazioni sull’evento sono disponibili sul sito ufficiale  www.freerideworldtour.com/fwq, sulla pagina Facebook “artesina freeride fest” e sul sito artesina.it. Attivo anche il profilo Instagram “artesinafreeridefest”.

domenica 14 dicembre 2014

Concerto di Natale con l'Orchestra di arpe "Futura" organizzato dalla Pro Loco Frabosa Sottana


Sabato 20 dicembre alle ore 21.00 presso la chiesa parrocchiale della frazione Alma Ressia. Prevista anche la presenza di alcuni cantanti del “Civico Istituto Musicale” di Boves

Con l’approssimarsi delle ormai imminenti festività natalizie, l’Associazione turistica Pro Loco di Frabosa Sottana organizza un evento musicale di rara bellezza e armoniosità. Sabato 20 dicembre, infatti, la chiesa parrocchiale “Madonna della Neve”, ubicata in frazione Alma Ressia, ospiterà a partire dalle ore 21.00 il concerto di Natale dell’orchestra di arpe “Futura”, diretta dalla Maestra Valentina Meinero, musicista che in passato ha messo al servizio della Pro Loco il proprio talento e la propria professionalità in occasione di alcuni concerti estivi al “Parco del Caudano” e al presepe vivente di Pianvignale, dove si è esibita più volte nel corso degli anni.
L’orchestra d’arpe “Futura” è composta dai suoi allievi, provenienti dalle classi d’arpa dell’Associazione “Insieme Musica” di Cuneo e della “Scuola Comunale di Musica” di Mondovì, anche se il suo cuore pulsante è rappresentato dal quartetto formato da Micol Ghibaudo, Francesco Masillo, Soraja Bernelli e dalla stessa Valentina Meinero.
Il programma della serata prevede l’esecuzione di innumerevoli brani natalizi tradizionali, di origine celtica e sudamericana. In determinati momenti del concerto, l’orchestra accompagnerà alcuni cantanti alunni della Professoressa Rosella Pellegrino del “Civico Istituto Musicale” di Boves.

Per ulteriori informazioni sull’appuntamento (ingresso gratuito), contattare l’ufficio turistico di Frabosa Sottana al seguente recapito telefonico: 0174/244481.

sabato 13 dicembre 2014

Frabosa Sottana: anche quest'anno ritorna la magia del Presepe Vivente di Pianvignale il 24 e 29 dicembre 2014 e 5 gennaio 2015





IL PRESEPE VIVENTE DI PIANVIGNALE

  

E' in una delle frazioni del comune di Frabosa Sottana, Pianvignale, che si svolge una delle manifestazioni più importanti  dell'inverno frabosano: il presepe vivente. Esso rappresenta infatti il punto di incontro tra il turismo della neve e la popolazione locale. Sono circa tremilacinquecento in media i visitatori nelle tre serate ed  è una importantissima occasione per far conoscere ed apprezzare ai turisti la bassa valle con i prodotti tipici della sua agricoltura:  le mele e le castagne,  il formaggio, il pane, il burro ed il miele, la polenta. La riproposizione dei mestieri di un tempo ha  lo scopo di ricercare e mantenere in vita mestieri e abilità dimenticate che sono state parte fondamentale del nostro percorso storico e quindi del nostro essere di oggi.  Riproporre  il modo di vivere della gente di montagna dove ogni cosa era frutto di fatica e di ingegno, dove l'arte si tramandava da padre a figlio, in un mondo più povero ma più solidale dove il necessario bastava, ci porta molto vicino alla semplicità ed al mistero della grotta di Betlemme.

E' una storia lunga quella del presepe vivente di Pianvignale; comincia infatti nei primi anni 80 quando su iniziativa di Suor Ivana, animatrice instancabile dell'asilo e della  vita parrocchiale, i pianvignalesi dettero vita alla prima edizione. Gli anni passano ed il presepe, dopo una interruzione di alcuni anni viene ripreso nel 2003, questa volta con lo stimolo della Pro loco e dell’allora presidente Paolo Bruno, pur rimanendo, come da sempre, frutto della collaborazione e soprattutto del lavoro della gente di Pianvignale.




Grande lo sforzo organizzativo che impegna la Pro loco di Frabosa Sottana e gli abitanti di Pianvignale  per un paio di mesi nell'imminenza del Natale. Vengono allestite infatti più di quarantacinque postazioni dove vengono rappresentati  una cinquantina di mestieri antichi, dallo scalpellino al fonditore, dal panettiere alla ricamatrice al maniscalco e poi il mulino, il caldarrostaio, il formaggiaio….. la reggia di Erode, la capanna del Bambin Gesù. I figuranti sono circa centosettanta e  ognuno di essi veste  da antico abitante di Betlemme. Sono vere e proprie creazioni di alta sartoria i costumi di Erode, dei Magi e dei soldati romani.

Sono una trentina gli animali tra pecore, capre, asini, mucche e cavalli che vengono ogni volta trasportati sulla scena del presepe per la gioia e la curiosità dei bambini sempre numerosissimi ed interessati.

Ecco una breve descrizione degli antichi mestieri rappresentati nel presepe vivente: cominciamo con il cestaio che utilizzando strumenti molto antichi e un forno per scaldare il legno, spiana rami di castagno selvatico, li piega e li intreccia con maestria creando ceste e cestini. Nel presepe si è ricreata una fonderia, nella quale un abile artigiano fonde scarti di metallo nel forno a carbone e li cola in stampi di terra mostrando i visitatori tutto il procedimento. I cordai, utilizzando curiosi marchingegni intrecciano la canapa fino ad ottenere robuste corde di considerevole lunghezza. Il fabbricante di rastrelli fa vedere come d'inverno, in un passato nemmeno troppo remoto, i contadini si fabbricassero gli attrezzi di uso comune, utilizzando le cose che avevano a disposizione ossia il legno e qualche attrezzo da taglio. Nel presepe vivente sono rappresentati anche mestieri tipicamente femminili quali la ricamatrice, la merlettaia, la tessitrice che crea utilizzando un telaio ricostruito, tessuti di rara bellezza, la creatrice di candele artistiche. Una abile ceramista, artigiana di fama, fa vedere come si creano piatti e oggetti partendo dalla creta, i battitori di rame, partendo da una lastra grezza del prezioso metallo, modellano a colpi di martello e di bulino candelieri, piatti e vasi. Il falegname utilizzando attrezzi antichi e la sua abilità mostra come si costruivano tavoli e sedie un tempo, mentre il materassaio carda la lana e ricuce i materassi come si faceva tanto tempo fa. Grande attrattiva per grandi e piccini è la bottega del maniscalco dove l'abile artigiano produce il ferro da cavallo sulla forgia e fa vedere, senza peraltro applicare il ferro sullo zoccolo per non offendere l'animale, come venivano curati e ferrati gli zoccoli dei cavalli. Accanto alla bottega del maniscalco troviamo altri due caratteristici mestieri di una volta: l’impagliatore di sedie ed il moleta che si occupava di affilare coltelli e attrezzi agricoli: erano mestieri ambulanti, a volte esercitati in cambio di ospitalità e di cibo. Ecco si sentono i colpi secchi dell'accetta dei boscaioli che segano tronchi e preparano la legna per l'inverno. Gli abili battitori ricavano dalle castagne essiccate le cosiddette castagne bianche, per secoli cibo quotidiano nella stagione invernale nelle nostre valli. Vicino ai battitori i caldarrostai che preparano saporite caldarroste per i visitatori. Il negozio delle sementi espone una notevole varietà di specie che i nostri contadini utilizzavano nei campi. Proseguendo nel nostro viaggio tra gli antichi mestieri incontriamo l’intrecciatore di vimini che produce cestini e oggetti d’arte partendo da semplici rami,  il formaggiaio che ci fa vedere come si cagliava il latte , come si preparavano le forme di formaggio e i pani di burro. Poco più su ecco gli spannocchiatori, il ciclo della meliga: dalla pannocchia alla sgranatura fatta con una macchina a mano vecchia di cent'anni. Dalla pannocchia di mais alla polenta il passo è breve ed ecco il “caudrot” ossia il pentolone dove cuoce la polenta, che per anni è stata uno degli alimenti base della dieta contadina. Oggi la polenta è cibo di qualità ed è un assaggio molto gradito dai visitatori del presepe vivente. Proseguendo nel nostro cammino incontriamo l'incisore, colui che con un ferro rovente scrive e disegna sul legno, il fabbro che nella sua bottega, con l'incudine e il martello, prepara i chiodi di una volta. In un'altra capanna utilizzando canapa e cera liquida si preparano le torce che illuminano il presepe mentre nella vecchia canonica si fila la lana col fuso e la conocchia e con una macchina a pedale chiamata “ruet” e si lavora a maglia mentre nella stanza vicina il norcino prepara salami e salsicce accanto a una coppia di abili pastai. Vicino alla fontana ecco la lavandaia che ha preparato la liscivia nell’apposito mastello dove ha messo strati di lenzuola e di cenere alternati e facendo colare da sopra acqua calda ha fatto il bucato che poi batte e risciacqua sul bordo della fontana. Nei pressi della reggia di Erode troviamo l'artigiano dei mosaici e la bambolaia che crea le bambole di un tempo utilizzando stracci e foglie di meliga mentre lì vicino un mestiere ormai desueto: quello dello scrivano che in tempo di analfabetismo diffuso aiutava a redigere atti, scrivere lettere.















Ecco una capanna di autentici artisti: gli scultori del legno, una vera e propria bottega di una volta con maestri e allievi che ricavano autentiche opere d'arte davanti gli sguardi stupiti dei visitatori. Più in là il panettiere con il forno a legna appositamente ricostruito per il presepe: farina acqua e lievito madre, il fuoco della legna ed ecco il profumo del pane appena sfornato si spande per tutto Pianvignale. Accanto agli antichi mestieri è rappresentata anche la tradizione gastronomica del luogo, abbiamo parlato prima della polenta, delle castagne, ma nel presepe vivente possiamo assaggiare anche le frittelle fatte con le mele prodotte in loco, possiamo gustare le marmellate che un abile massaia produce, possiamo passare all'osteria per un vin brulé un caffè e una cioccolata. Abbiamo poi tradizionali personaggi del presepe: il re Erode assiso sul suo trono nella splendida reggia e circondato di odalische, le guardie romane, i pastori, i Magi la vigilia dell'Epifania, altri personaggi ancora come la maga, il mendicante, i giocolieri, e i musici ambulanti.

Tre sono gli appuntamenti con il presepe vivente, sempre dalle 20,30: la vigilia di Natale, il 29 dicembre ed il 5 gennaio con l'arrivo del corteo dei  Magi alla capanna.

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Ma adesso si spengono le luci  sulla collina di Pianvignale, i bus navetta cominciano il loro andirivieni dal parcheggio situato ai bordi della strada provinciale alla collina di Pianvignale,  intorno alla Chiesa, nell'antico borgo al chiarore delle fiaccole e dei bracieri, prendono vita le figure del presepe vivente. Ecco la cometa che guida i pastori alla capanna dove il bue e l'asinello riscaldano il Bambin Gesù e sulla strada verso la capanna cento e più personaggi ci incuriosiscono facendoci vedere come un tempo si intrecciavano le ceste, come si macinava la farina e si cuoceva il pane, come si fondeva e si batteva il ferro, come si faceva il bucato.......incontriamo Erode e la sua corte di giocolieri e ancelle, i centurioni romani, artisti e mendicanti, pastori e boscaioli.....e la magia del Natale si rinnova ogni volta.

mercoledì 10 dicembre 2014

Prato Nevoso da venerdi mattina apertura degli impianti



Prato Nevoso. Martedì mattina dopo le nevicate avvenute negli ultimi due giorni in Conca c’erano circa 50 centimetri di neve farinosa. Il calo brusco delle temperature ha favorito condizioni ideali per l’innevamento artificiale, che sta proseguendo a ritmo serrato. Le piste saranno aperte da venerdì, anche in notturno. Già in funzione, dunque, il nuovo maxi lago. Già dal 12 dicembre, inoltre, sarà attiva la nuova promozione: il venerdì sera (fatta eccezione per le vacanze natalizie), le donne scieranno gratuitamente. Ancora nulla di certo, invece per quanto riguarda l’open season: (la manifestazione prevista per il 5 dicembe rinviata per la mancanza di neve) si sta ora lavorando per cercare una data alternativa con gli artisti confermati.





COMUNICATO  STAMPA


Apre ufficialmente venerdì prossimo 12 dicembre la 51° stagione invernale di Artesina, cuore pulsante del comprensorio sciistico del Mondolè ski che con i suoi 130 km di piste si presenta come il più grande bacino sciabile della provincia di Cuneo.
Tante conferme e alcune importanti novità caratterizzano l’offerta 2014-2015 di Artesina, da oltre mezzo secolo punto di riferimento per sciatori provenienti dalla Liguria e dal Basso Piemonte ma che negli anni ha sempre più incontrato i favori di turisti provenienti da tutta Italia e da comitive straniere in particolare provenienti dal Regno Unito.
La novità più importante è sicuramente l’ampliamento della piazza pedonale che diventa la sede della nuovissima "Area Fun" con pattinaggio sul ghiaccio, pista per mini quad elettrici per bambini, jumping ed area gonfiabili. Una sforzo ulteriore da parte della stazione sciistica per offrire alle famiglie il massimo dei servizi e dell’accoglienza a 360 gradi.
Rimangono invariati i costi per gli skipass: 32 euro per il giornaliero, scontato a 28 euro per gli “Over 60” e a 22 euro per gli Junior. Confermata anche la “Promotional Season” dal 7 gennaio al 7 febbraio e dal 9 marzo a chiusura della stagione. In quel periodo, dal lunedì al venerdì, lo skipass giornaliero costerà 23 euro anziché 32 e per sei giorni consecutivi il costo sarà di euro 76 (con l’aggiunta del notturno il costo sarà di euro 89).

TRADIZIONE E NOVITA’
Artesina si è conquistata negli anni fama indiscussa per i servizi destinati agli sci club diventando   un vero e proprio punto di riferimento dello sci organizzato specializzandosi sempre più in manifestazioni sportive ed agonistiche di livello nazionale ed internazionale.
E’ inoltre stata riconosciuta la metà ideale per il turismo scolastico sulla neve con prodotti specifici per le scuole di ogni ordine e grado risultando per i docenti il luogo perfetto dove trascorrere soggiorni sulla neve.

Artesina è località a "metri 0" con partenza impianti, scuola sci, noleggio, biglietteria, punti ristoro ed hotel sulla piazza pedonale dove è stata creata una “oasi bianca pedonale”. Sono stati attrezzati due campi scuola serviti da tapis-roulant per i principianti posizionati di fronte alla piazza pedonale ben visibili dalla terrazza panoramica e creato un parco giochi ai piedi della piazza pedonale per le attività alternative quali bob, slittini ed intrattenimento. La novità 2014 è senza dubbio il “pattinaggio su ghiaccio” posizionato nell’area pedonale. Per chi non scia sono numerose le attività alternative, dalla ciaspolata allo sci di fondo fino alla possibilità di salire in quota senza sci. Da anni sono stati varati anche percorsi educativi seguiti da personale qualificato di contatto con la neve per soggetti disabili mentre per tutti, sia di giorno che di sera, c’è intrattenimento ed animazione curati dallo staff della località.

ARTESINA MONTAGNA AMICA
“La Montagna Amica” è il nuovo contenitore multifunzionale studiato appositamente dalla località di Artesina per gli istituti scolastici di ogni ordine e grado che consente agli studenti un idoneo contatto con il mondo della montagna e degli sport invernali. Neve pulita, sicura, educativa e solidale. Artesina emerge nel panorama delle località sciistiche italiane per aver dato il via ad una serie di attività oltre lo sci ponendosi all’attenzione generale con quattro progetti particolarmente apprezzati.
“Neve pulita – spiega Ferrando – perché abbiamo avviato dalla passata stagione una campagna di sensibilizzazione per fumatori e possessori di animali. Sicura, grazie alle attività che abbiamo promosso sul comportamento da tenere in pista durante la pratica dello sci, sul soccorso in caso di valanga e sulla nivologia. Solidale, grazie alle collaborazioni con associazioni, onlus ed enti per soggiorni montani per case famiglia ed organizzazione di eventi a carattere sociale e benefico. E soprattutto “neve educativa” proprio grazie al progetto riservato alle scuole di ogni ordine e grado. Il percorso è articolato – spiega Ferrando - dal primo contatto con la neve (scuole infanzia) attraverso una serie di attività ludico-motorie seguite da personale qualificato a vivere la neve come disciplina sportiva (istituti primari e secondari) con la pratica di sci, snowboard, sci da fondo e racchette da neve seguiti da maestri nazionali e guide alpine fino ad approfondimenti teorico-pratici su varie tematiche del mondo della montagna e della cultura occitana”.

L’INIZIATIVA “ARTESINA NEL CUORE”

Artesina, nell'ambito del progetto multifunzionale "La Montagna Amica", stringe un importante accordo di collaborazione con l'associazione "Cuneo nel cuore", onlus che opera sul territorio della provincia di Cuneo che si propone tra le varie attività collaborazioni specifiche al fine di promuovere concrete iniziative sul territorio miranti alla solidarietà. Il leprotto James, testimonial dell'associazione, salirà sulla nevi di Artesina per consegnare direttamente nelle mani di Pinky, il simpaticissimo coniglietto rosa tanto amato dai bambini, un defibrillatore che sarà posizionato sulla piazza centrale della località ed utilizzato in caso di emergenze. L'iniziativa ha destato un grande interesse in stazione e diversi operatori locali, tra cui maestri di sci, commercianti ed addetti alla neve, stanno acquisendo i requisiti sanitari necessari per poter essere a disposizione in ogni momento per far funzionare l'apparecchiatura in caso di bisogno. L'iniziativa, denominata "Artesina nel cuore" rientra nelle molteplici attività del progetto "La Montagna amica" che sempre più sta contraddistinguendo la località per i suoi interessanti spunti rivolti al sociale.
Il leprotto James sarà inoltre tra gli ospiti d'eccezione del "10° Raduno della Mascotte" che si svolgerà ad Artesina il 14 febbraio p.v. per la gioia di tutti i più piccoli in un evento che è ormai diventato un importante riferimento per tutti i bambini e le loro famiglie. Inoltre nell'ormai tradizionale "Villaggio benefico" che si svolgerà l'8 marzo p.v. sulla piazza pedonale della località verrà effettuata una raccolta fondi a favore dell'Associazione Cuneo nel cuore che sarà presente con i suoi rappresentanti alle attività per meglio illustrare programmi ed obiettivi.




CALENDARIO EVENTI
Dal 13 dicembre nei week-end: “ Le bancarelle di Artusin” – Artigianato e tipicità nei tradizionali mercatini di montagna.
Ogni domenica sul palco centrale “Pinky show” con musica e baby dance per i più piccini.
31 dicembre: “Capodanno in… Piazza!” Musica live, d.j. set, fiaccolata, lanterne luminose  ed intrattenimento.
17/18 gennaio: “Freeride Fest” – World tour 2014
17/18 gennaio Gare FIS Internazionali
14 febbraio: “La festa della Mascotte” – Raduno nazionale sulla neve
14/15 febbraio: “Snow party tour” – Villaggio intrattenimento con musica, giochi e divertimento in diretta radiofonica
1-8-15 marzo: “La Piazza in festa!” - Animazione, musica e divertimento per grandi e piccini
21 marzo: Tour eno-gastronomico sulle piste

sabato 6 dicembre 2014

Ritorna il Bus Navetta Frabosa Sottana-Artesina-Prato Nevoso dal 26 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015



Ritorna nel periodo natalizio il Bus Navetta Frabosa Sottana-Artesina-Prato Nevoso. Il servizio sarà attivo dal giorno 26 dicembre 2014 fino al 6 gennaio 2015. Sono previste due corse una al mattino con partenza da Frabosa Sottana alle 9,45  e ritorno da Prato Nevoso alle 10,45; una il pomeriggio 15.15 da Frabosa Sottana e ritorno da Prato alle ore 16.05. Di seguito l'orario completo.



giovedì 4 dicembre 2014

Le "Alpi di Cuneo" vincono all'Alp Campus Giovani tra applausi e musica


Comunicato Stampa

Si è svolta Venerdì 28, alle 21,00 presso la “Sala B” del Centro Incontri della Provincia di Cuneo, la serata conclusiva cuneese del Progetto Alp Campus, con l’assegnazione del premio ai primi tre progetti selezionati.
E’ il progetto intitolato “Alpi di Cuneo” realizzato da Gabriele Gallo e Davide Arcangeli ad essere stato scelto dalla giuria selezionatrice quale più meritevole, sia dal punto di vista del contenuto e dell’idea, sia  per la realizzazione del buon business plan dal quale si evince l’effettiva sostenibilità dal punto di vista economico.
Gabriele e Davide hanno ricevuto un assegno di 3.000,00 euro ed il titolo di primi classificati.
Il secondo progetto classificato “Local-mente” è stato realizzato dalle psicologhe, Monica Rossi e Lucia Tasselli, mentre il terzo è quello di Mara Cirolli e Fabio Piccobotta e si intitola "Azienda Agricola la Chesta”.
Al secondo e al terzo progetto è stato assegnato un premio di 1.000,00 euro ciascuno.

A premiare i ragazzi e leggere la motivazione, sono stati rispettivamente Jacopo Denina, Vicesindaco di Frabosa Sottana, Emidio Meirone, Sindaco di Sanfront e Massimiliano Fantino, Vicesindaco di Entracque.

Tutti i ragazzi premiati hanno presenziato alla cerimonia presentando, attraverso delle slides appositamente preparate, il frutto del loro lavoro.

A fine cerimonia, l’atteso concerto dell’Orchestra Fiati “Antiche Contrade” diretta da Elisa Bellezza, ha rapito il pubblico con quasi due ore di musica di alto livello e tanta emozione, sfociata negli applausi fragorosi del pubblico e nella richiesta del “bis”, generosamente concesso.
Assente alla cerimonia è stato Andrè Gabriel, fermato dal maltempo che gli ha impedito di raggiungere Cuneo.

Un po’ di dispiacere, ma la mancanza del grande artista è stata attenuata dalla musica tradizionale provenzale suonata da Laurent Chiardola di Barcelonette che, insieme alla moglie, era vestito con il costume tradizionale "arlatenc" ossia di Arles, capitale della Provenza, costume che è stato raffigurato da Vincent van Gogh in numerosissimi quadri.

ALP Campus chiude quindi la serata cuneese tra applausi e musica, con un messaggio di fiducia e di apertura ai giovani, ai territori e al mondo. I prossimi appuntamenti, che chiuderanno il progetto nei singoli comuni, saranno ad Entracque, il 7 dicembre e a Frabosa Sottana il 27 dicembre.

Il Vicesindaco di Frabosa Sottana Jacopo Denina (a sinistra)
assieme ad uno dei vincitori

Allegate motivazioni premi

1° premio - GABRIELE GALLO – DAVIDE ARCANGELI

Il progetto “Alpi di Cuneo” possiamo definirlo di apertura europea. Infatti, la pretesa in senso buono di diffondere le nostre eccellenze a livello europeo e perchè no, mondiale, è certamente non solo una bella idea ma un’esigenza vera del territorio della Granda. Mai come in questo momento è importante comunicare i valori culturali economici e sociali di una Provincia in modo che ci siano ricadute positive per tutti. Con l’auspicio che il progetto si possa realizzare si sottolinea l’importanza di un attento calcolo sulle grandi necessità finanziarie e di cooperazione che necessita un progetto del genere.

2° premio - MONICA ROSSI – LUCIA TASSELLI

Il progetto “Local-mente” evidenzia uno stretto legame con il territorio montano e una piena coscienza delle difficoltà causa mancanza di servizi con relativo rischio di spopolamento. Monica Rossi montanara autentica della Val Varaita ha avuto un’intuizione di rara sensibilità nel stendere un progetto di simile ampiezza culturale-sociale. L’attuale crisi e spesso le difficoltà logistiche sul territorio sono forse ancora da valutare attentamente

3° premio - MARA CIROLLI – FABIO PICCOBOTTA


Il progetto “Azienda Agricola la Chesta” esprime un forte legame con il territorio unito alla passione per la natura e l’agricoltura di montagna. Il coraggio dei due giovani d’intraprendere oggi un’impresa agricola di tale portata è certamente da elogiare e può diventare presidio sociale ed umano sul territorio. Auguriamo ai due giovani la realizzazione del progetto pur consci che purtroppo difficoltà economiche e logistiche devono essere ancora attentamente valutate.

mercoledì 3 dicembre 2014

Di seguito tutti gli eventi 2014/2015 in programma nel comprensorio del Mondolè (Frabosa Sottana, Frabosa Soprana, Artesina e Pratonevoso) giorno per giorno.
Clicca sulle locandine per ingrandirle.





sabato 22 novembre 2014

Le lingue d’oc: la libertà di esprimersi a “ nosto modo “ nella pubblica amministrazione - Il Comune di Frabosa Sottana tra i promotori dell'iniziativa



E’ difficile per noi immaginare di poter tranquillamente parlare la propria lingua madre ad uno sportello pubblico o con un funzionario della pubblica amministrazione. Oggi forse un po’ meno, ma quante volte anche in Comuni di una certa importanza mi è capitato di esprimermi tranquillamente in piemontese e quante volte ancora oggi mi capita, e non vi nego con soddisfazione,  colloquiare tranquillamente a “nosto modo “ con gli impiegati e i funzionari dei tanti Comuni delle nostre valli. Quante volte mi è capitato anche negli uffici del Comune di Cuneo o in quelli dell’Amministrazione Provinciale parlare con piacere in lingua piemontese o in lingua d’oc . Ti senti quasi a casa tua quando al telefono con i sindaci delle nostre valli magari involontariamente ti esprimi inizialmente in italiano mentre dall’altra parte ti dicono “ Nousiàuti parlen a nosto modo “ . Potersi esprimere nella nostra lingua nei pubblici uffici oltre che essere una soddisfazione grande, ti permette spesso di superare quel distacco o quella diffidenza tra il pubblico ed il privato e sicuramente ti aiuta a creare maggior collaborazione e voglia di risolvere i problemi insieme.
Si tratta di cinque lezioni – conferenze di cui quattro si svolgeranno presso la sede della Provincia in via XX settembre 48 a Cuneo mentre la lezione del 29 novembre, proprio per la singolarità dell’argomento,  si terrà in Sancto Lucio nella sede storica dell’Escolo de Sancto Lucio de Coumboscuro dove più di 60 anni or sono è nata la prima scintilla di riscoperta della lingua d’oc
Tutte le lezioni – conferenza sono imperniate sull’uso della lingua madre nella pubblica amministrazione ma in collaborazione e concertazione con l’Amministrazione Comunale e i sette Comuni patner si è voluto dedicare una lezione – conferenza a due grandi poeti provenzali Frederì Mistral , premio Nobel per la letteratura con il poema Mireio e Sergio Arneodo, fondatore di Coumboscuro che coraggiosamente più di 60 anni or sono un giorno disse ai suoi allievi “ Encuéi coumensé a escrive decò enté la lengo que vous a moustrà vosto maire” Da quella semplice frase partì la rinascita e la presa d’identità di tutto il mondo alpino, da quella semplice frase il popolo delle Alpi prese coscienza che il “ dialetto “ che parlavano comunemente in casa invece era una grande lingua che poteva vantarsi nientemeno di aver ottenuto un premio Nobel.
Il 29 novembre 2014 circa un anno dopo la morte di Sergio Arneodo vogliamo trovarci proprio nella sua scuola, dove è iniziata questa straordinaria avventura, dove per la prima volta i “ fiét de Coumboscuro “ hanno iniziato a scrivere “ a nosto modo “.
Ci saranno gli alunni dell’Escolo che oggi arrivano non solo da Coumboscuro ma da più parti della Provincia di Cuneo ci saremo tutti noi amici e appassionati della nostra lingua e saranno proprio amici anche di lingua piemontese coloro che relazioneranno e leggeranno le poesie di Sergio Arneodo e di Frederì Mistral.
 La prima lezione – conferenza si terrà quindi giovedì 27 novembre a Cuneo presso la sede della Provincia in via xx settembre 48 dalle ore 16,30 alle ore 18,30 e sarà tenuta dalla professoressa Valentina Porcellana dell’Università di Torino.

Il corso Le lingue d’oc: la libertà di esprimersi a “ nosto modo “ nella pubblica amministrazione  è organizzato dall’Escolo de Sancto Lucio de Coumboscuro su incarico della Provincia di Cuneo e dei sette comuni partner nel progetto ossia Frabosa Soprana, Frabosa Sottana, Roccaforte Mondovì, Entracque, Marmora, Casteldelfino, Sanfront con la collaborazione e supervisione della Regione Piemonte e grazie al finanziamento concesso dalla legge 482/99 Presidenza del Consiglio dei Ministri

giovedì 6 novembre 2014

ALP CAMPUS GIOVANI - Cerimonia di premiazione delle migliori idee progettuali



ALP – CAMPUS GIOVANI


SANFRONT 09/11/2014
Nell’ambito della Festa delle Associazioni di Volontariato
ore 9.30 Inaugurazione Mostra Fotografica presso l’Ex Cinema Comunale
ore 10.30 – 18.00 Castagnata con la partecipazione di gruppi e danza tradizionale “Balerin del Bal Veij”, “Amis del Cher”, “Amis di Bric” e “Dansaires de Coumboscuro”
DAL 08 al 17/11/2014 MOSTRA FOTOGRAFICA ITINERANTE presso la Sala del Consiglio del Comune di Sanfront con apertura al pubblico nei seguenti orari: domenica 9 novembre dalle ore 15 alle 18; durante la settimana aperta negli orari di apertura del Comune.

07/12/2014 - “Festa ‘dla Madonna das cuiette” - dalle 10.00 alle 23.00 - nelle strade di Entracque  comprende una degustazione itinerante a base di prodotti tipici locali (con una particolare attenzione per le “cujette”, i  tradizionali gnocchi di patate) accompagnata da esibizioni di artisti di strada, dall’allestimento di piccoli spettacoli/attrazioni per i bambini e da un concerto finale
DAL 30/11/2014 AL 14/12/2014 MOSTRA FOTOGRAFICA ITINERANTE presso il Salone Parrocchiale sito in vicolo Caire con orario di apertura 15,00 -18,00

27/12/2014  -  LA VIA’, un’antica Veglia di Natale – ore 20,00 GalaPalace – Frabosa Sottana
A cura dell’Associazione Turistica Mondolè di Frabosa Sottana in collaborazione con Associazione culturale San Sebastiano, Associazione culturale I Mondaj, Associazione culturale San Biagio, Associazione culturale Artusin, con il patrocinio e coordinamento del Comune di Frabosa Sottana.

DAL 22/12/2014 AL 06/01/2015 MOSTRA FOTOGRAFICA ITINERANTE presso i locali della Confraternita San Giovanni Bonaventura –  P.zza Canonico Bologna- Frabosa Sottana. La mostra rispetterà il seguente orario di apertura al pubblico: 15,30-17,30 nei giorni festivi; 15,00-18,00 il 27/12/2014.  Per visite  su prenotazione:  09,00-12,00  e  15,00-18,00  escluse le festività (Le  prenotazioni sono da effettuarsi  presso l’Infopoint Mondolè (+39 0174-244481)

Cerimonia di Premiazione delle migliori idee progettuali CUNEO Venerdì 28 novembre 2014 ore 21.00  Sala  “B” del Centro Incontri della Provincia

Suoni e musiche delle Alpi: Orchestra Antiche Contrade
André Gabriél “il principe del galoubet”
Mostra Fotografica presso la “Sala Meinero” dalle ore 17.00 alle 23.00

giovedì 28 agosto 2014

Frabosa Sottana - Sabato 30 agosto presso il campo della Confraternita "Gli Arcieri della Savoia antica"




Organizzato dall'Associazione Turistica Pro Loco di Frabosa Sottana sabato 30 agosto 2014 presso il campo della Confraternita, avrà luogo l'esibizione del gruppo "Arcieri della Savoia antica" a partire dalle ore 10,30. Il programma prevede l'interpretazione della vita delle compagnie di arcieri medievali, con particolare riferimento al XIII secolo, riproponendo le esercitazioni belliche, la ricostruzione delle armi e dell'abbigliamento. Storia dell'arco nel corso dei secoli, il suo uso nelle battaglie e nella caccia, i legni usati, la tecnica del tiro istintivo; tiro da battaglia in vari tipi di schieramento; prove di velocità e di precisione di tiro fra gli arcieri; sessioni di scuola di tiro con l'arco. Seguirà alle ore 18,30 la Merenda Sinoira con degustazione di ricette Medievali.


Il gruppo Arcieri della Savoia Antica ha sede e nasce a Torino nel 1997.
I membri fondatori hanno partecipato nel corso di questi anni a numerose manifestazioni in tutta Italia acquisendo una vasta esperienza nell’ambito delle rievocazioni storiche tanto da fondare la Corporazione Arcieri Storici Medievali, una federazione composta da alcune centinaia di iscritti che ha riunito, sotto un unico stendardo, vari gruppi di arcieri storici sparsi lungo tutto lo stivale allo scopo di promuovere, creando sinergie, l’arcieria medievale in tutti i suoi aspetti.





giovedì 21 agosto 2014


Si è svolta sabato 16 agosto nei locali della Confraternita di Frabosa Sottana la Conferenza sul Progetto EthWAL tenuta dal Professor Francesco Carrer del dipartimento di archeologia della University of York (Regno Unito) organizzata da Gianni Dulbecco (frabosasottana.com) in collaborazione con il Comune di Frabosa Sottana. Il progetto finanziato dalla Comunità Europea, riguarda lo studio delle strutture pastorali di alta quota di due aree campione delle Alpi Occidentali, la Valle Maudagna e la Valle de Freissinieres (Hautes-Alpes, Francia). Le ricerche si sono concentrate su tre tipi di evidenze: le capanne pastorali tradizionali (i casot) in pietra a secco ancora in parte utilizzate, le aree di pascolo selezionate dai pastori per stabulare gli animali (i gias), le strutture semiinterrate in muratura utilizzate per conservare e stagionare i formaggi (le selle). Il metoto utlizzato è sia antropologico che archeologico, da una parte infatti vengono intervistati i pastori locali per comprendere le strategie di uso delle alte quote, dall'altra invece vengono studiate in maniera approfondita le strutture, la loro architettura ed i loro spazi interni. La conferenza, seguita da un pubblico numeroso ed attento, ha visto la partecipazione del Vice Sindaco di Frabosa Sottana Dr. Jacopo Denina e da altri componenti il Consiglio Comunale. Al termine della illustrazione del Prof. Carrer,  sono state poste numerose ed interessanti domande alle quali il relatore ha risposto con termini di facile comprensione per tutti. Al termine della serata, dopo la consegna di una pergamena ricordo a Francesco Carrer, c'è stato l'impegno di tenere la prossima estate una seconda conferenza che illustrerà i risultati degli scavi effettuati quest'anno che verranno elaborati nei laboratori dell'Università di York nei prossimi mesi. Di seguito un riassunto delle slide della presentazione della conferenza.

Etnoarcheologia dei paesaggi di alta quota delle Alpi occidentali.

L'etno-archeologia è lo studio etnografico legato all'archeologia. In cosa consiste l’etnografia? L’etnografia dal greco etnos (popolo) e grapho (scrivo) letteralmente “descrizione del popolo”  è il metodo con cui operano le ricerche sul campo delle scienze etno-antropologicheFare etnografia significa recarsi tra coloro che si vuole studiare per un certo periodo di tempo, ed utilizzare alcune tecniche di ricerca (come l’osservazione e l’intervista) allo scopo di collezionare un insieme di dati che poi vanno interpretati.

La Val Maudagna presa in esame per il Progetto EthWAL


Nel caso dei paesaggi di alta quota ci si avvale di due strumenti di lavoro: le interviste ai malgari e la ricerca in archivi, biblioteche, comuni di documenti storici che aiutano l’archeologo nella successiva fase di scavo. Nel luglio del 2013 il Prof. Francesco Carrer del dipartimento di archeologia della University of York (Regno Unito) ha iniziato la ricognizione della zona presa in esame, (la Val Maudagna) avvalendosi di quattro strumenti fondamentali per l’investigazione: la bussola, il gps, il registratore e la macchina fotografica. La bussola ovviamente serve per l’orientamento, il GPS è un sistema di posizionamento e navigazione satellitare che attraverso una rete satellitare fornisce ad un terminale mobile o ricevitore GPS informazioni sulle sue coordinate geografiche ed orario in ogni condizione meteo. La localizzazione avviene tramite la trasmissione di un segnale radio da parte di ciascun satellite e l’elaborazione dei segnali ricevuti da parte del ricevitore.
Il registratore è utile quando individuato un insediamento, se ne devono descrivere nell’immediato le caratteristiche quali la lunghezza, larghezza, dimensione in altezza ed altre notizie utili che assieme agli scatti fotografici consentiranno in un secondo tempo di studiare meglio il sito in questione. La fase successiva archeologica riguarda lo scavo vero e proprio dell’insediamento. Il Progetto Ethwal, finanziato dalla Comunità europea e portato avanti dall’Università di York, indaga su due aree distinte delle Alpi Occidentali, la Val Maudagna nel territorio di Frabosa Sottana, ma non solo, e la Vallèe de Freissinieres nel dipartimento francese delle Hautes Alpes nei pressi di Briancon. 

Le due valli prese in esame dal Progetto EthWAL

Due immagini di casot: il alto casot ancora ben conservati, in basso
ruderi in pietra a secco. Sono stati censiti dal Prof. Carrer in Valle
Maudagna circa ottanta insediamenti



Cosa studia questo progetto? Il progetto studia i casot dei pastori in alta quota, che venivano e vengono ancora oggi utilizzati durante il periodo estivo (giugno-fine settembre). Perché proprio in Val Maudagna si è concentrata la ricerca? Tutto nasce da un opuscolo realizzato dal Dottor Giovanni Comino ex Sindaco di Frabosa Sottana, quando a  capo del servizio veterinario dell’asl di Cuneo realizzò il libretto dal titolo “Caseificare in alpeggio: si può? Una tradizione tra passato, presente e futuro”. Il volume venne mostrato al Prof. Carrer il quale vedendo alcune immagini dei casot, rimase stupito di come alcuni di loro si erano conservati in maniera ottimale rispetto ad altre zone alpine, e nel 2012 presentò appunto un progetto di ricerca che venne autorizzato. Cos’è un casot? Molte persone andando in alta montagna  li avranno visti, ma sicuramente la gran parte non conosce l’utilizzo passato, presente e futuro di tali insediamenti. Nell’estate del 2013 il Prof. Carrer nel corso di due campagne in luglio e agosto, riuscì nella zona della Balma a censire circa ottanta casot, alcuni ancora utilizzati o abbandonati da pochi anni, altri solamente ruderi di pietra. Lo scavo dell’estate 2014 si è concentrato per oltre una settimana su di un casot situato al di sotto del lago della Brignola, posto vicino ad una fontana, in una posizione ottima.



A questo punto sorge spontanea da parte di molti la domanda: perché studiare i casot?
Per diversi motivi:
-          per ricostruire la storia
-          per capire meglio la storia (antica e moderna) della pastorizia
-          per capire perché sono stati costruiti e utilizzati
-          per capire meglio la storia (antica e moderna) dei paesaggi alpini
-    il quinto motivo, perché sono un patrimonio da preservare, che può essere uno strumento di valorizzazione turistica del territorio.

Come si studiano i casot?
Si inzia con il lavoro di censimento e catalogazione perlustrando l’intera zona in questo caso l’intera Val Maudagna. Facendo ricerche su documenti e libri in archivi e biblioteche. Realizzando interviste con coloro che utilizzano o hanno in passato utilizzato tali strutture, i pastori e i malgari, partendo dai giovani per arrivare agli anziani che hanno una memoria storica ovviamente più lunga che può arrivare attraverso le testimonianze dei loro padri anche ad oltre cento anni indietro.
La fase successiva è quella dei rilievi topografici che viene effettuata con strumenti familiari ai geometri come la stazione totale. In seguito si passa aiI campionamenti e per finire lo scavo archeologico. Tutti i dati raccolti in estate vengono rielaborati nella stagione invernale in università, compiendo analisi statistiche e analisi di laboratorio. I primi risultati di questa ricerca hanno consentito di censire oltre 80 insediamenti nella zona circostante il Rifugio Balma, ma sicuramente i casot erano un tempo molti di più.
I casot sono sopravvissuti fino ai nostri giorni (alcuni insediamenti sono risalenti ad oltre tre secoli fa), sono elementi caratteristici del paesaggio montano locale, si collocano al confine tra archeologia, storia e etnografia, sono di grande interesse per la ricerca scientifica, un patrimonio da proteggere e valorizzare e di potenziale interesse turistico.


Nelle due foto l'interno di un casot perfettamente conservato


Quali sono le ricadute sul territorio? Conferenze come quella tenuta il 16 agosto 2014 a Frabosa Sottana, con la presentazione  del progetto e dei primi risultati, articoli su internet, sulla stampa, su riviste scientifiche, ma la novità consiste nella ricaduta turistica  con la valorizzazione attraverso volantini informativi ed opuscoli. Il turista ha già a disposizione i numerosi sentieri che passano attraverso i casot, quindi non resta che sfruttare questa potenzialità per il futuro.



La consegna della pergamena ricordo da dx Gianni Dulbecco
(frabosasottana.com) organizzatore della conferenza, al centro
il Prof. Francesco Carrer e a sx il Vice Sindaco Jacopo Denina